Il flusso di migranti e l’indecente assenza dell’Unione Europea

Se l’umanità non capirà di essere sotto lo stesso universo, nulla cambierà per migliorare il mondo. La domenica televisiva è trascorsa tra il tributo a Maurizio Costanzo, l’elezione di Elly Schleinnuova segretaria del PD e le sconvolgenti notizie provenienti dalla spiaggia di Steccato di Cutro in provincia di Crotone, che riportavano le aberranti immagini dell’ennesima strage di migranti. 63 vittime accertate e circa 80 superstiti in uno squallido scenario di morte in cui si evince, purtroppo non solo da oggi, la pesante responsabilità dell’UE che a nostro avviso resta il vero il fulcro di un fenomeno di migrazione mai risolto, in cui persino gli scafisti si sono arricchiti sguazzando sulla morte di innocenti. Barconi senza un minimo di sicurezza si avventurano in mare con qualunque tempo, per rubare con duemila euro a testa il sogno di un mondo migliore. E purtroppo, come dicevamo pocanzi, questa non è una novità perché queste sono tutte stragi annunciate. Da troppi anni davvero rincorriamo l’ormai flebile speranza di un’Europa forte, decisa, capace di unirsi in maniera lucida e volenterosa, per risolvere questo grave problema dell’umanità che nella sua drammaticità ci pone davanti a un fatto di coscienza che non dovrebbe farci dormire né di giorno e né di notte. E invece ci vergogniamo di essere all’interno di questa civiltà incapace di muovere un dito. Qualunque persona dotata di onestà intellettuale non può che condannare l’Europa che si gira dall’altra parte, mentre ipocritamente ci illude tutti attraverso gli innumerevoli incontri nel cuore di Bruxelles, dove ci fanno vedere di lavorare assiduamente per risolvere il problema. E’ un po’ lo stesso ipocrita discorso che verte sul problema della pace, in cui l’Europa non conta nulla sulla guerra in Ucraina che resta un fatto esclusivo tra la Nato e la Russia, con la Cina che sta a guardare in maniera sorniona. E mentre tutta questa grave lacuna etica si fa sempre più insostenibile da parte dell’Europa, assistiamo inermi alla morte di bambini di varia età che galleggiano sul mare assassino. Sì, assassino come chi li ha fatti salire su quei barconi fatiscenti stracolmi di vite umane fino all’inverosimile. Ma quanto tempo è che parliamo e scriviamo di questo attentato all’umanità,senza mai sfiorare neanche di striscio la coscienza di un potere in cui la presidente della Commissione Europea Ursula von derLeyen e l’intero stato maggiore europeo sembrano visivamente addolorati dal punto di vista umano, ma assolutamente incapacdal punto di vista politico e incoscienti dell’importanza di un ruolo vitale, in cui i 27 Stati membri dovrebbero essere davvero uniti per costituire la vera forza. Ma è solo ideologia, la teoria di tante parole che si disperdono tra il pietismo artificiale delle stragi umanitarie. E’ il male del nostro secolo, sempre così colmo di odio, guerre, interessi provenienti dai produttori di armi ed eleganti millantatori senza scrupoli che nulla hanno di umano. E intanto contiamo i morti e il dramma di popoli cui l’illusione di oltrepassare quel mare assassino, rappresenti il presente e il futuro di un legittimo vivere con dignità.

Salvino Cavallaro        

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